Tecnologia e Sistemi di Accordatura p.18



TECNOLOGIA E SISTEMI DI ACCORDATURA
Risorse hardware, software e online per la musica microtonale
(tesi di laurea di secondo livello in musica e nuove tecnologie -
INDICE)

PIANO 11

Ascolta
piano11

Questo breve brano esplora la possibilità di modulare “
dinamicamente” l’accordatura nel corso del brano stesso.
La scala su cui si basa il pezzo è composta di 12 gradi e si ripete ogni 1200 cents (un’ottava).

Il brano è basato sui seguenti rapporti intervallari:
1/1, 11/10, 9/8, 7/6, 5/4, 11/8, 10/7, 3/2, 8/5, 5/3, 7/4, 20/11
gli stessi intervalli espressi in cents dalla fondamentale:
0., 165.004, 203.91, 266.871, 386.314, 551.318, 617.488, 701.955, 813.686, 884.359, 968.826, 1034.996.

Nel gergo dei microtonalisti una scala del genere viene indicata come: “
extended just intonation” per indicare 2 cose: la prima è che la scala si basa su semplici rapporti intervallari (“just intonation” ), la seconda è che i rapporti intervallari includono numeri primi che sono stati esclusi dalla teoria musicale occidentale ( da qui il termine “extended” ). In particolare in questa scala si fa largo uso di intervalli basati sui numeri primi 7 e 11.

Il programma
LMSO è in grado di trasportare in tempo reale la fondamentale (1/1) della scala. Questo è possibile assegnando un certo numero di note midi a questa funzione. Gli altri intervalli della scala vengono calcolati sulla base della nota che al momento è la fondamentale. In questo caso l’ottava da C0 a B0 è stata assegnata a questo scopo.

piano11dynMod

Poiché gli intervalli che compongono la scala non sono uguali tra loro (la differenza in cents tra i vari gradi della scala è la seguente: 165.004, 38.906, 62.961, 119.443, 165.004, 66.17, 84.467, 111.731, 70.673, 84.467, 66.17, 165.004) ogni modulazione genera altezze diverse a seconda della nota che si considera la fondamentale.

La tabella seguente indica la variazione (in Hz) dell’accordatura di ognuno dei 12 gradi della scala (all’interno di un’ottava) dovuta alle 4 modulazioni utilizzate nel pezzo (C, F#, G, B).

piano11dynMod1

Ascoltando e guardando il filmato seguente si può capire meglio quello che succede. La traccia “tuner” è quella dedicata all’accordatura dinamica del pezzo. Ogni evento in quella traccia informa LMSO di ricalcolare gli intervalli come nella tabella precedente.




Il brano è stato composto con Logic Pro. I dati midi sono stati indirizzati all’ingresso di LMSO che ha calcolato, in tempo reale, la variazione dell’altezza del suono tramite variazioni di “
pitch bend” per riaccordare le note. Essendo il pitch bend un valore unico per canale midi, la possibilità di riaccordare ogni singola nota autonomamente, in modo polifonico, implica l’utilizzo di più canali midi. Ecco perché, nella foto precedente, si vede che vengono utilizzate 15 voci (ovvero altrettanti canali midi) a partire dal canale 11 per evitare il canale 10 sul quale, lo strumento che ha eseguito il brano, un pianoforte digitale Kawai MP4, ha, di default, suoni di batteria e percussione. Fondamentale, inoltre, per il corretto calcolo della riaccordatura, è che l’ampiezza del pitch bend di LMSO e dello strumento che eseguirà il brano sia identico (in questo caso 200 cents, 2 semitoni).

Versione per internet - 2012

CARLO SERAFINI

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