L'evoluzione dei sistemi di intonazione


Questo articolo si basa sul materiale che ho raccolto per una presentazione sull’argomento che ho preparato per un liceo musicale.
Su questo argomento è stato scritto tantissimo durante un periodo di tempo lungo molti secoli per cui qui possono solo essere presentati alcuni accenni derivanti dalla mia esperienza a questo proposito.

Un sistema di intonazione musicale definisce l’altezza delle note da usare per creare ed eseguire musica, quindi esse si possono paragonare alle lettere/suoni dell’alfabeto, sono cioè le unità fondamentali con le quali possiamo costruire parole e frasi in una determinata lingua. Le lingue sono molte e ognuna ha lettere/suoni differenti. La nostra lingua “musicale” è composta da 12 suoni.

scala cromatica

Chiunque abbia studiato musica anche in modo superficiale in Occidente sa che ci sono solo ed esclusivamente 12 note.
Questo viene considerato un dato di fatto come l’avere 5 dita in una mano o che il cielo sia blu.
Raramente qualcuno si domanda perché le note siano 12 e non 9 o 14 o 23.
Ve lo siete mai domandato? Io per decenni no!

wendy

(clicca sull’immagine)

Io lo scoprii grazie a
Wendy Carlos che nel 1986 pubblicò il disco Beauty In The Beast.

BitB

(clicca sull’immagine)

Al tempo studiavo musica elettronica negli Stati Uniti, al
Berklee College of Music di Boston.
Quel disco di musica elettronica conteneva vari brani utilizzanti sistemi di intonazione differenti da quello consueto, alcuni assolutamente alieni, altri atti a simulare sistemi di intonazione extra-europei (
esempio).
Passarono molto anni prima che riuscissi a comporre qualcosa di microtonale ma il seme era stato piantato (
esempi).

Da un punto di vista occidentale possiamo catalogare i sistemi di intonazione nelle seguenti categorie:
1) sistemi di intonazione occidentali che si sono avvicendati nel corso della storia della musica:
pitagorico, mesotonico, naturale o Zarliniamo, equabile etc.

2) sistemi di intonazione occidentali contemporanei/sperimentali

3) sistemi di intonazione non occidentali: cinesi, indiani, arabi, indonesiani e molti altri

Spesso queste suddivisioni si sovrappongono e non sono nette.

A differenza dei tempi antichi, quando per sperimentare con sistemi alternativi di intonazione era necessario costruire strumenti con apposite caratteristiche sonore, l’attuale tecnologia musicale ci consente molto più facilmente di poter sperimentare con sistemi alternativi al consueto sistema di divisione equabile dell’ottava in 12 parti uguali.

Esempi di musica microtonale con strumenti acustici:

Vicentino: "Musica prisca caput", Arciorgano solo
Castor and Pollux by Harry Partch, played by Newband
Microtonal Guitar Duo

Esempi di musica microtonale con strumenti elettronici:

Septimal Klezmer - Carlo Serafini. Brano tratto dalla mia tesi di laurea disponibile online.
Jingle Gamma Bells - Carlo Serafini (blog)
Gammatar - Carlo Serafini
Adagio Gamma X - Carlo Serafini (blog)
Bohl-en Roll - Carlo Serafini (blog)

Recenti studi affermano che i sistemi di intonazione sono una funzione delle proprietà vibratorie degli strumenti musicali (insieme ad altri fattori culturali e psicoacustici).

sethares

(clicca sull’immagine)

Sin dall’antichità gli strumenti occidentali intonati sono stati per lo più armonici, come strumenti a corda o a fiato.
La musica di altre aree del mondo è invece stata creata con strumenti musicali inarmonici e come conseguenza si sono sviluppati sistemi d’intonazione differenti.

Esempio di musica Balinese:

Gong Kebyar

L’idea che sta alla base di questo rapporto tra caratteristiche degli strumenti musicali e sistemi di intonazione è che un sistema di intonazione deve fornire note di altezza soddisfacente da un punto di vista armonico e melodico utilizzando gli strumenti musicali costruiti in un’area e in un periodo di tempo specifici.

A quelli che si pongono la domanda del perché le note siano 12 viene data la tradizionale risposta che un sistema del genere offre la migliore approssimazione delle armonie principali con un numero di note confortevole, cioè non troppo ampio, permettendo anche la costruzione di scale a sette note che sono la base della musica occidentale.
Un sistema a 12 note è effettivamente un buon sistema di divisione dell’ottava, funzionale e pratico, se l’obbiettivo è fare musica con armonie tradizionali e melodie familiari
ma di certo non è un dato di fatto.

Lo spettro di una nota singola di uno strumento musicale armonico presenta una serie di picchi approssimativamente con rapporti armonici tra di loro. Cioè, se la frequenza fondamentale è 1f, i picchi saranno circa a distanza di 1f, 2f, 3f, 4f etc.

Re chitarra

Proprio come la luce bianca è composta dai vari colori dello spettro luminoso (avete mai visto la luce del sole attraverso un prisma?), così lo spettro di una nota di uno strumento musicale armonico è composto da componenti chiamati “
armonici”. Una forma d’onda complessa può essere analizzata come la somma di forme d’onda più semplici.

Il temperamento equabile dell’ottava in 12 parti offre un margine di errore accettabile tra le componenti armoniche dello spettro degli strumenti sviluppati in occidente e l’altezza delle sue note, col minor numero di altezze di suono possibile.

errore armonico

Alcuni suggerimenti per provare a sperimentare in prima persona con sistemi di intonazione alternativi
Unico prerequisito: la conoscenza della lingua inglese!

Scala: una applicazione scaricabile gratuitamente

Come creare i vostri sistemi di intonazione personali con Scala

Come esportare le informazioni della scala musicale che avete costruito con Scala

Assegnare le informazioni microtonali ad una tastiera MIDI con Scala

Come convertire i documenti creati con Scala in formato .tun (formato riconosciuto da molti sintetizzatori virtuali)

Come modificare una tastiera MIDI per la musica microtonale

Fare musica microtonale è più semplice di quanto pensiate

Xenharmonic Wiki

Su Facebook ci sono vari gruppi dedicati a questo argomento tra cui il mio
Microtonalitaly

Ovviamente in rete si trova molto altro!

Come diceva Steve Jobs: “
Stay hungry, stay foolish”!